… un piano è come il maiale, non se ne butta via niente
Di un piano non si dovrebbe… buttare via niente.
Umberto Eco in un suo fortunatissimo libercolo “Come si fa una tesi di laurea” sosteneva che: “… la tesi è come il maiale, non se ne butta via niente”. Così dovrebbe essere anche per un buon piano urbanistico (strutturale o operativo che sia).
Invece quante indagini, ricerche, carte, materiali, disegni, dati, vengono effettivamente riutilizzati? Quante volte nella redazione di un Regolamento Urbanistico (oggi Piano Operativo) o addirittura nel suo aggiornamento (scaduti i cinque anni di vigenza) si ricomincia da zero? Così facendo il costo dei piani ed il tempo per la loro redazione si “gonfia” a volte in maniera ingiustificata.
La nuova gestione dei piani urbanistici introdotta dalla Regione Toscana nel lontano 1995 (LR 5/95 poi aggiornata nel 2005, LR 1/05 e nel 2014, LR 65/14) per quanto riguarda il periodo di vigenza dei piani di tipo operativo (RU e PO) è rimasta di fatto invariata: ogni cinque anni vanno aggiornati.
Aggiornati si, ma non rifatti.. altrimenti si innesca nei Comuni un processo di pianificazione senza soluzione di continuità con conseguenze… a mio modo di vedere… nefaste e spreco di tempo e denaro.