… un piano è come il maiale, non se ne butta via niente

04_blogDi un piano non si dovrebbe… buttare via niente.
Umberto Eco in un suo fortunatissimo libercolo “Come si fa una tesi di laurea” sosteneva che: “… la tesi è come il maiale, non se ne butta via niente”. Così dovrebbe essere anche per un buon piano urbanistico (strutturale o operativo che sia). Continua a leggere

Adesso ci siamo davvero

Il Piano Operativo di Chiusi questa mattina in Regione è stato formalmente dichiarato conforme al PIT. A sottoscrivere la conformità il direttore urbanistica della Regione Toscana Aldo Ianniello e la Soprintendente archeologia belle arti e paesaggio delle provincie di Siena Arezzo e Grosseto arch. Anna di Bene. Il PO di Chiusi ha così ottenuto il […]

Il Piano Operativo di Chiusi verso la conformazione al PIT

elab_po_03_vin_all_01_cartografiaDomani mattina nel palazzo della Regione Toscana a Firenze in Via Novoli si svolgerà l’ultima conferenza paesaggistica per la conformazione del Piano Operativo di Chiusi, ultimo atto del processo di approvazione che volge così felicemente al termine. Il Piano Operativo di Chiusi è stato il primo PO approvato in Toscana ed è anche il primo Piano conforme alla normativa nazionale e regionale in materia di paesaggio. Continua a leggere

Progettare.. secondo Renzo Piano

02_blog“Progettare è un’avventura: un viaggio, in un certo senso. Si parte per conoscere, imparare.
Si accetta l’imprevedibile. Se ti spaventi e cerchi subito riparo in un portone – nell’antro caldo e accogliente del già visto, del già fatto – quello non è un viaggio. E’ come andare a Bombay e mangiare in un ristorante italiano.
Se invece hai il gusto dell’avventura, non ti nascondi, ma vai avanti.
Ogni progetto è una storia che ricomincia, e tu sei in una terra inesplorata. Sei un Robinson Crusoe dei tempi moderni.”
(R. Piano, Giornale di bordo, Passigli Editore, Firenze, 1977)

Ottimismo logico

01_blogMi sono riproposto di non parlare della crisi in cui versa la nostra professione. Non perchè la voglia nascondere (c’è, è globale ed è evidente) ma vorrei in qualche modo provare ad esorcizzarla. Non possiamo continuare a fare il nostro lavoro immersi nel pessimismo e nello scoramento. C’è chi pensa che quello dell’architetto sia il mestiere più bello del mondo; se in realtà non lo è (o non lo è più) è anche per nostra responsabilità. Intanto cominciamo a far bene le cose.. o almeno proviamoci… poi si vedrà. Io ci provo.